Alla Festa del Lüadèl sullo schermo i “corti” contadini

Il 31 agosto l’esordio ufficiale della Confraternita dedicata al vecchio “pane di prova” E la domenica verrà scelto il Pulàc-fannullone del 2019

Il Lüadèl, il pane di prova dei tempi che furono, sta vivendo una stagione d’oro. Salvato dall’oblio grazie al cavalier Saltini, che ne ha fatto il piatto tipico dell’omonima trattoria sotto al porticato della bella piazza di Pomponesco, rilanciato con opportune rivisitazioni da Mentore Negri della vicina panetteria Il Cesto, quest’anno ha avuto l’onore di accompagnare un buffet di prodotti della bassa Lombardia al Parlamento Europeo di Strasburgo e in suo onore è stata costituita una Confraternita.

Proprio la Confraternita, in queste prime settimane di vita, non è rimasta con le mani in mano, partecipando a numerose manifestazioni. Ma il primo importante evento sarà quello di sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, chiaramente a Pomponesco: la Festa del Lüadèl e del Pulàc.

Per l’occasione, sono state invitate tutte le altre Confraternite italiane, a partire da quella della Spalla cruda di San Secondo Parmense, che col Lüadèl va a nozze: insieme, peraltro, saranno protagonisti domenica 25 agosto di un evento a Fossa Caprara di Casalmaggiore. Ancora non sono arrivate tutte le conferme di partecipazione al “primo capitolo” della Confraternita del Lüadèl. Si sa, però, che saranno protagoniste dell’apertura della festa di sabato 31: sfileranno nel centro del borgo (uno dei Borghi belli d’Italia) insieme al gruppo storico rinascimentale della Contea Gonzaghesca. Seguirà un convivio, dove il Lüadèl sarà protagonista. A seguire, il secondo appuntamento col festival itinerante del comprensorio Oglio Po, Coltiva Corti Diretti, il festival del cinema rurale contadino: verranno proiettati i corti a tema libero che concorreranno alla finale del 30 novembre a Casalmaggiore, in collegamento con l’associazione Genitori Instabili.

La domenica, invece, vedrà alle 21, il concerto dei Perito Rural Acoustic Quartet (ex Peritoperaria) con la premiazione del “Pulàc 2019”. Ecco, il Pulàc. Cos’è, anzi, chi è? Ci viene in aiuto Mentore Negri: «Il Pulàc è una specie di fannullone – spiega -, quello che sostiene che c’è sempre tanto da fare, ma poi manda avanti gli altri. Quando l’allora ministro Renato Brunetta se la prese con i “fannulloni” della pubblica amministrazione, a Pomponesco si cominciò a eleggere il Pulàc dell’anno, dapprima nelle segrete stanze di un bar, poi in piazza. Da alcuni anni non si faceva più, ora abbiamo scelto di abbinare Lüadèl e Pulàc».

Chiaramente, in entrambe le serate, in piazza XXIII Aprile non mancherà lo stand gastronomico con degustazione di Lüadèl. La sua ricetta non ha una tradizione scritta ma orale, tramandata nelle famiglie. Era il panetto per provare la temperatura del forno a legna prima di infornare il pane e quindi ogni forno familiare aveva la sua ricetta segreta. In comune ci sono gli ingredienti: farina, strutto, acqua, sale, variabile il lievito. Anche la tecnica di panificazione è la stessa: una pasta sfogliata 6-10 volte con lo strutto.

L.G.
La gazzetta di Mantova